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Aggregato Le Due Torri

LUOGO:

Italia – L’Aquila – Via delle Grazie

COMMITTENTE:

Consorzio Agg.182

PRESTAZIONE PROFESSIONALE:

Progetto Definitivo ed esecutivo, Direzione Lavori, CSP

DATA DI COMPLETAMENTO:

In corso

SUPERFICIE DI PROGETTO:

mq 2788

VOLUME:

Mc 9168

COSTO:

€ 4’159’434,83

L’aggregato collocato nel centro storico della città di l’Aquila è chiuso perimetralmente da quattro vieortogonali tra di loro; in senso antiorario troviamo via delle Grazie, via Lepidi, via Romanelli e via Benedetti, l’edificio diviso in quattro blocchi (unità immobiliari) si presenta di forma rettangolare con rapporto tra lunghezza e larghezza di 1 a tre circa. Il complesso si sviluppa nel suo lato lungo su un dislivello di circa 2 metri. La forma allungata dell’aggregato, la disomogeneità costruttiva e il dislivello su cui si distende l’isolato, dal punto di vista sismico hanno influito negativamente, causando per martellamento il ribaltamento del fronte “corto” su via Romanelli.

L’immobile su via delle Grazie, ossia la U.S.1 è ascrivibile alla seconda metà del Settecento primi dell’Ottocento; è diviso in quattro appartamenti, due al piano rialzato e due al primo, con un vasto sistema di cantine seminterrate al quale si accede da via Lepidi e da via Benedetti. L’immobile costruito in muratura portante ha coperture voltate in muratura, al piano seminterrato, volte in foglio, al piano rialzato, e in cannicciato al primo piano; le murature di tamponamento sono in mattoni sodi o forati ed in alcuni casi diventano muri di sostegno per le coperture in cannicciato. Il tetto costruito con strutture lignee disordinaste sembra riferirsi, come modello strutturale, ad un sistema a capriate. In facciata sono evidenti numerosi capichiave che denunciano la presenza di diverse catene a cingere l’edificio.

L’immobile che si sviluppa su Via Lepidi e Via Romanelli, ossia la U.S.2, risulta diviso in cinque appartamenti,

un fondo ad uso ricreativo (circolo privato) e una cantina; è stato probabilmente realizzato sul finire del quattrocento, si possono evidenziare a conferma della datazione le bifore del primo e del secondo piano e la loggia del secondo piano. L’immobile costruito in muratura portante ha nelle cantine, nei seminterrati e al piano terra strutture voltate in muratura e in mattoni messi di taglio, mentre al primo piano mattoni in foglio.

Il blocco III (U.S.3) è anche questo di matrice tardogotica, anche se ha conservato meno gli elementi caratteristici di quest’epoca, eccezion fatta per il solaio ligneo originale e completo di pavimentazione in legno, su cui è stato realizzato in stratificazione successiva il pavimento esistente. Le murature portanti sono sempre in pietrame. Al piano seminterrato, composto da un unico vano, si accede tramite una porta su via Romanelli, il soffitto presenta un’orditura lignea composta da travi, travetti e tavolato ancora in buono stato

di conservazione. Al resto dell’immobile, composto da tre piani e da altrettanti appartamenti, si accede da via Benedetti.

Proseguendo per Via Benedetti verso via delle Grazie il primo portone che si incontra da accesso al piano terreno del blocco IV (U.S.4) questo comparto è composto da due soli piani fuori terra e presenta un secondo accesso che serve da ingresso al primo piano; il tetto crollato era a semplice orditura lignea con pianelle.

 

A seguito del Sisma del 2009 si è ritenuto opportuno procedere ad un miglioramento sismico della struttura, al cablaggio delle reti, al rifacimento degli impianti idrici ed elettrici, al recupero e/o conservazione di elementi costruttivi e decorativi.

 

Su tutte le murature si interviene con la chiusura delle nicchie, con un consolidamento diffuso fatto con iniezioni di malta a base di calce idraulica finalizzato ad un aumento delle caratteristiche di rigidezza e di resistenza della muratura, con l’applicazione di rete in F.R.P e con la costruzione di nuovi muri.

Gli intonaci sono stati manomessi nel tempo, l’intenzione è quella di ripristinare la valenza storica del manufatto ponendo attenzione agli elementi decorativi e riaprendo il loggiato all’ultimo livello della U.S.2.; Le volte in mattoni in foglio o di taglio verranno consolidate operando all’estradosso attraverso lo svuotamento delle stesse, la realizzazione di cappe in malta a base di calce e pozzolana e fibre di rinforzo;

Tutti i tetti saranno sostituiti con nuovi tetti in legno.

Nella US3 si provvederà a ripristinare il valore storico dei solai lignei originali attualmente esistenti, ma coperti, la struttura lignea verrà rinforzata e bypassata nel sorreggere i carichi da una struttura in acciaio affiancata e nascosta.

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